


Masturbati "prima e dopo" 1978/2025
(Dal 04/04/2025)
L'idea di pubblicare i provini originali,
versioni inedite, live e remix del mio primo album dal titolo
"masturbati", che uscì ufficialmente nel 1978 con la Cramps Record
prestigiosa etichetta fondata dal geniale Gianni Sassi, scaturisce dal
fatto che negli anni, questo disco è stato motivo di ispirazione per
tanti musicisti che lo ritengono un caposaldo della cultura alternativa e
un raro esempio di musica non allineata che ancora oggi conta
estimatori e collezionisti.
L'album contiene il "prima", cioè alcuni
provini delle canzoni che sono state accuratamente restaurate,
mantenendo però l'essenza di quello che a quei tempi volevano
rappresentare e il "dopo", quindi tutto quello che è scaturito ed ha
ispirato quella musica e cioè: remix, versioni live, edizioni
alternative e rielaborazioni.
The idea of releasing the original
demos, unreleased versions, live performances, and remixes of my first
album titled "masturbati", which officially came out in 1978 under the
prestigious Cramps Record label founded by the brilliant Gianni Sassi,
comes from seeing how over the years, this record has been a source of
inspiration for many musicians who consider it a cornerstone of
alternative culture and a rare example of non-mainstream music that
still today has admirers and collectors. The album contains the
"before", meaning some demos of the songs that have been carefully
restored, yet maintaining the essence of what they aimed to represent at
that time, and the "after", hence everything that resulted from and was
inspired by that music, including remixes, live versions, alternative
editions, and reworkings.
Voci/chitarre/basso/tastiere:
Andrea Tich
Batteria/percussioni:
Claudio Panarello
Synth e programming nei brani 04/11/13:
Francesco Martini
Voci di supporto nel medley 08:
Giuseppe Di Mare e Carmelo Giummo
Meccanico del suono:
Andrea Tich
Restauro audio e mastering:
Christian Alati
Testi e musiche:
Andrea Tich
Art director:
Fabio Berrettini
Fotografie:
Renzo Chiesa/Pino Sirna/Tony Quaranta/Seba Tomarchio
Acquistabile nella sezione Bazar
Hanno scritto:
Chi, come me, ha qualche capello bianco sul capo o magari li ha già persi, non può non ricordare quella meravigliosa bolla creativa che fu la Cramps Records di Gianni Sassi. Gli Area, Finardi, gli Skiantos… e poi Andrea Tich. Un nome che a molti, allora, sembrava venire da un altro pianeta. E in effetti, quel pianeta esisteva: fatto di storie intime, favole acide, piccoli gesti quotidiani resi canzone. Un luogo in cui il termine "cantautore" stava stretto, come un vestito buono mai voluto indossare.
Nel 1978 usciva Masturbati, prodotto da Claudio Rocchi: un titolo che bastava da solo a chiarire l'intento di non uniformarsi. Non era un disco pensato per scalare classifiche. Era, piuttosto, un oggetto alieno, con testi che sembravano usciti da un diario privato, e suoni che oscillavano tra folk psichedelico, intuizioni elettroniche e improvvise aperture melodiche. Allora non se ne accorsero in molti, ma chi lo ascoltò non lo dimenticò più.
Oggi Masturbati Prima e Dopo ne raccoglie la linfa e ne espande il racconto. Lo fa con rigore filologico ma anche con affetto, restituendoci i provini originali, le versioni alternative, i live, i remix. Il passato, e ciò che da quel passato è germogliato.
L'operazione è chiara fin dalla struttura del disco, divisa in due sezioni. Nella prima parte emergono i suoni grezzi e intimi dei provini originali – Odore d'erba, Atmosferofobia, Luce – che non perdono un grammo di autenticità nonostante il restauro. Anzi, nella loro nudità conservano il brivido dell'urgenza creativa. C'è anche un'inedita Masturbati RMX, manipolata con misura da Francesco Martini nel suo studio a Bruxelles: un esempio riuscito di come si possa attualizzare senza tradire.
Nella seconda parte entrano in gioco le rielaborazioni più recenti (Porta i fiori 2018, Uccello 2018), una bella jam live al Teatro Lirico di Milano, e un medley che scorre come un flusso onirico tra vecchio e nuovo. A sostenere tutto questo c'è la voce di Tich, sempre riconoscibile, sempre un po' altrove. E il drumming di Claudio Panarello, presente ieri come oggi.
Animato da un'inestinguibile fedeltà a Frank Zappa – non tanto come riferimento stilistico, quanto come spirito guida, patrono dell'ironia e del pensiero laterale. La sua biografia somiglia più a un racconto di formazione che a un curriculum: un viaggio punteggiato di deviazioni, incroci fortuiti, festival pop, radio libere e studi milanesi in cui si continua a creare come se il tempo non esistesse.
Tich è ancora lì, ostinato e coerente, cantautore atipico, compositore trasversale, autore di quelle che lui stesso definisce "canzoni strane" – frammenti sonori sospesi tra sarcasmo, psichedelia e libertà formale. Dopo Storia di Tich (2021), Parlerò dentro te (2018), Una cometa di sangue (2014), torna oggi con un lavoro che è insieme testimonianza, tributo e riaffermazione della sua poetica. Un disco che parla al passato con la voce integra del presente.
Masturbati Prima e Dopo è dunque molto più di una ristampa. È un mosaico, una riflessione affettuosa su un'epoca che non è mai davvero finita, almeno per chi non ha mai smesso di crederci. E forse anche un invito implicito: continuare a fare musica non allineata, a coltivare strane canzoni, a cercare bellezza nei dettagli apparentemente marginali.
Labellascheggia, etichetta coraggiosa e attenta ai margini fecondi della musica italiana, pubblica questa nuova edizione in formato CD digipack e in vinile nero autografato, corredato da poster e inediti fotografici. Una cura editoriale che sa di rispetto e lungimiranza. Perché dischi come questo vanno custoditi, ascoltati con le orecchie ben aperte e magari anche raccontati ai più giovani. Non per nostalgia, ma perché certe scintille vanno tenute accese.
Come sempre, quando si parla di Andrea Tich, le definizioni scivolano via. Cantautore? Troppo poco. Artista outsider? Sì, ma non basta. Tich è uno che la musica la attraversa di lato, con passo obliquo e sguardo curioso, mescolando suoni e parole come frammenti di un collage emotivo, ironico, a volte surreale. Racconta storie, ma lo fa a modo suo: con incastri imprevedibili, tagli netti, voli pindarici e improvvise delicatezze.
Masturbati Prima e Dopo non è solo un disco: è un archivio vivente, una capsula del tempo, un gesto d'amore per una musica che non si allinea, non chiede il permesso e continua a brillare anche dove il riflettore non arriva. Dentro ci trovi l'Andrea Tich di ieri, ma anche quello di oggi. E forse anche quello di domani.