Le Strane Canzoni 2008
(Progetto Con questi occhi)

L'album, è stato appositamente compilato da Andrea Tich e Claudio Panarello per essere inserito nel calendario catalogo illustrato "con questi occhi" un progetto a scopo benefico di Luca Gennai e Cinzia Chiarini, al decimo anno di presenza che mira a sensibilizzare le persone verso i portatori di handicap costretti a subire le varie barriere architettoniche.
Questa rarissima edizione della quale voglio ringraziare tantissimo gli amici Luca Gennai e Cinzia Chiarini per questo immenso regalo, è disponibile in pochissime preziose copie.

Questo disco è stato interamente registrato, prodotto, masterizzato da Andrea Tich e Claudio Panarello. La copertina è stata realizzata da Fabio Berrettini.

Voci: Andrea Tich e Enzo Bianca
Batterie e percussioni: Claudio Panarello
Chitarre, tastiere e arrangiamenti: Andrea Tich
Testi e musiche: Andrea Tich
Registrato e mixato nello studio TICH a Milano 2005

Titoli:

01 - La notte (stai sveglio) - 3'05"
02 - Invece di volare - 2'59"
03 - Io tempo ti conosco - 3'56"
04 - Vallì - 3'36"
05 - Terremoto - 4'20"
06 - La scatola - 3'33"
07 - Luna trasparente - 2'22"
08 - Entra piano - 4'14"
09 - Strade di città (che non conosco) - 4'47"
10 - Denti smaglianti - 3'22"
11 - Una storia - 2'29"
12 - Non mi abbandonare - 2'17"
13 - Tu non parli mai - 2'38"
14 - Vento freddo - 7'06"

Acquistabile nella sezione Bazar


Hanno scritto:

L'ISOLA CHE NON C'ERA "l'espressione artistica oltre l'apparenza della canzone tradizionale"
Le sfaccettature artistiche di Andrea Tich divagano in lungo e in largo, toccando espressioni a volte minimali a volte fortemente materiali, dove chitarre e batteria fanno da padrone (Vallì). Voce mai aggressiva, spesso raddoppiata (Terremoto), per testi introspettivi, ma anche aperti su realtà immaginate, toccate o solo sfiorate. C'è elettronica, ma anche tanta musica suonata, con chitarre acustiche e armonica a bocca (La scatola). Per certi versi ricorda il Battiato di "Pollution" e "Clic", in una sequenza di canzoni come se fossero legate una all'altra. Una storia sembra proprio un omaggio alle scorribande di Battiato nei primi anni Settanta. Non c'è prdisposizione alla facile melodia, ma nonostante che il titolo dell'album sia Le strane canzoni tutto scivola via in leggerezza. Sono quadretti di vita, di atmosfera, tra passaggi lirici carezzevoli e un supporto musicale potente e mai indeciso. Un contrasto stilistico che rende l'opera di Tich apprezzabile dagli appassionati di musica, quelli che cercano l'espressione artistica oltre l'apparenza della canzone tradizionale. Uno stile da affrontare con un predisposto desiderio di lasciarsi trasportare dall'onda sonora, dove gli scatti e le aperture trascinano l'ascoltatore su territori abitualmente poco frequentati. E' vero, sono strane canzoni, con un assiduo lavoro di ricerca sui suoni, come capita in non mi abbandonare, canzone dal breve testo che continua il discorso con una chitarra elettrica in modulazione. L'album, rintracciabile sul myspace dell'artista, è stato inserito nel calendario illustrato "con questi occhi", un progetto di Luca Gennai e Cinzia Chiarini al decimo anno di presenza con lo scopo di sensibilizzare le persone verso i portatori di handicap costretti a subire le varie barriere architettoniche.
Giordano Casiraghi

IL MUCCHIO SELVAGGIO "all'insegna di un pop (d'autore) avvolgente e suggestivo"
Gli appassionati più maniacali di musica italiana "altra" ricorderanno di sicuro il suo album di esordio Masturbati, prodotto da Claudio Rocchi ed edito nel lontano 1978 dalla mai abbastanza lodata Cramps: una raccolta di canzoni libere ed evocative, sospese tra temi folk e aperture di gusto sperimentale oltre che caratterizzate da testi molto particolari e avanti per l'epoca. Da allora, il musicista siciliano naturalizzato milanese ha sempre frequentato la musica, collaborando spesso con il compositore tastierista Maurizio Marsico in diversi progetti più o meno visibili ma non confezionando mai un altro album. Questo fino a pochissimi mesi fa, quando ha visto la luce Le strane canzoni: quattordici brani, realizzati assieme al fido batterista Claudio Panarello (ed Enzo Bianca come voce aggiunta), all'insegna di un pop (d'autore) avvolgente e suggestivo, la cui ispirata elettronica dal volto umano dichiara in modo esplicito il proprio legame con atmosfere anni '80 (possibile cogliere attinenze, ad esempio, con Faust'O) senza per questo suonare datata. Il CD è reperibile solo in allegato all'ultimo calendario (dic. 2008/gen.2010), illustrato con le riproduzioni di quattordici quadri appositamente dipinti da altrettanti artisti, nel progetto "Con questi occhi", teso a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema delle barriere architettoniche e sociali incontrate dalle persone-invalide.
Federico Guglielmi

IN SOUND  "un album di quattordici tracce che mantengono lo stesso spirito degli esordi"
Andrea Tich si definisce da sempre come un cantautore non allineato, a partire dai suoi esordi alla fine degli anni Settanta con l'etichetta Cramps di Gianni Sassi. Recentemente ristampato in versione CD dalla EDEL, il primo disco di Tich, dal provocatorio titolo Masturbati, proponeva un discorso musical/poetico piuttosto innovativo per allora sia nella ricerca sonora che nei testi. Il progetto Tich nel frattempo non si è fermato e oggi comprende anche il produttore Claudio Panarello, con il quale viene condivisa l'intenzione di indipendenza e autonomia dal resto del panorama musicale. L'ultima fatica discografica è Le strane canzoni, un album di quattordici tracce che mantengono lo stesso spirito degli esordi, almeno per quello che riguarda la libertà creativa del materiale e il gusto musicale.
Per la realizzazione dei brani, scritti e registrati nello studio milanese del duo, Tich e Panarello hanno utilizzato anche vecchie registrazioni ripulite e restaurate, sulle quali sono state sovraincise nuove tracce vocali e strumentali. Nato in Sicilia da genitori nordici, Tich esprime il mondo anomalo e inconsueto del quale si sente di far parte. Un mondo, come lui dice, nel quale la musica "si pone ad un livello di pure sensazioni". I contenuti sono momenti di vita, esperienze, riflessioni su una quotidinità concreta eppure surreale, tutti filtrati attraverso un punto di vista assolutamente personale. Su un tessuto elettronico fatto di sintetizzatori, s'innestano le chitarre acide suonate dallo stesso Tich, la sua voce stralunata insieme a quella di Enzo Bianca, mentre le batterie e percussioni sono suonate da Panarello. Il disco è stato scelto per accompagnare un calendario realizzato per l'associazione Con questi occhi e pubblicato da Tagete edizioni, che raccoglie le opere di quattordici artisti italiani sul tema dell'handicap. Per saperne di più sul lavoro di Andrea Tich.
Claudia Galal